Nell'Area Archeologica di Fiesole, tra il Tempio, il Teatro e le Terme, sono presenti da sempre numerosi olivi (alcuni dei quali oggetto di questo percorso), che incorniciano i resti romani, compreso il Tempio, molto probabilmente dedicato alla dea Minerva.
Minerva, Atena per i Greci, era la dea della saggezza e come albero sacro aveva proprio l'olivo. Il mito vuole, infatti, che fosse stata proprio lei a donare agli uomini la prima pianta di olivo, in modo che la coltivassero in armonia tra loro e ne sfruttassero al meglio i frutti.
Anche per questo gli olivi sono da sempre simbolo di pace e della capacità dell'uomo di coltivare la terra per ottenere prodotti per la comunità.
IL PERCORSO di VALORIZZAZIONE DEI FENOTIPI AUTOCTONI DEL TERRITORIO DI FIESOLE
Tutelare la biodiversità e valorizzare un prodotto di eccellenza locale, è questo il duplice obiettivo del progetto portato avanti dall’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Cnr IBE di Firenze, nell’ambito del Progetto FIESOIL su fondi FEASR, Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 Regione Toscana. Il progetto, che ha interessato l’intero territorio rurale di Fiesole e l’area del teatro romano, è cominciato nel 2019, con un censimento delle piante di olivo presenti sul territorio, selezionandole poi in base di caratteristiche fenotipiche, morfologiche e qualitative. Grazie anche alla collaborazione di alcune delle Aziende del Distretto Biologico, tali studi hanno permesso di individuare una trentina di fenotipi autoctoni, unici e tipici di Fiesole, alcuni proprio nell’area archeologica, che presentano caratteristiche di assoluta peculiarità: la maggior parte di essi è caratterizzata da una notevole rusticità e resistenza rispetto alle piante di olivo tipiche e comunemente diffuse sul territorio toscano, alcune di queste sono inoltre particolarmente fruttifere e potenzialmente in grado di produrre un olio di altissima qualità.
Su quest’ultimo punto, in particolare, sono state condotte analisi approfondite, che hanno permesso di valutare le caratteristiche chimiche delle olive ed il risultato è stato estremamente interessante e promettente.
Ad ogni pianta (fenotipo) “particolare” identificata, è stato dato un nome legato all’identità del luogo dove è stata rinvenuta. Questo percorso vi guiderà alla scoperta di alcune di queste piante particolari presenti all’interno del Teatro Romano di Fiesole.
Cosa si intende per “fenotipo”
Il fenotipo è l'insieme delle caratteristiche osservabili di un organismo vivente che sono il risultato dall'espressione del suo genotipo (patrimonio genetico di un organismo, insieme di tutti i geni che costituiscono il DNA di quell’individuo) e dalle influenze ambientali.
Un fenotipo è quindi un insieme peculiare e caratteristico di morfologia (forma), sviluppo, proprietà biochimiche (caratteristiche chimiche e biologiche dei composti prodotti o presenti in una pianta, che determinano le sue funzioni fisiologiche ed ecologiche) e fisiologiche (funzioni vitali e processi biologici che permettono alla pianta di crescere, svilupparsi, riprodursi e rispondere all’ambiente).
Ecco alcuni esempi pratici applicati all’olivo (Olea europaea):
🧬 Genotipo (patrimonio genetico della pianta) determina le caratteristiche ereditarie della pianta, ad es.:
- Resistenza a malattie: alcune varietà (come ‘Leccino’) sono più resistenti alla rogna dell’olivo o alla Xylella fastidiosa rispetto ad altre.
- Tipo e quantità di olio prodotto: la varietà ‘Leccio del Corno’, ad esempio, produce un olio molto ricco di polifenoli e con gusto amaro e piccante. La varietà “Moraiolo” è caratterizzata da un’elevata resa in olio.
- Epoca di maturazione: alcune cultivar maturano precocemente (es. ‘Leccino’), altre più tardi (es. ‘Leccio del Corno’).
🌦️ Ambiente esterno (clima, suolo, gestione agronomica, ecc.)
L’ambiente condiziona fortemente lo sviluppo e la resa dell’olivo. Alcuni esempi:
- Temperatura: gelate tardive possono danneggiare le gemme a fiore, influenzando la produzione, anche se la varietà è produttiva per genetica.
- Tipo di suolo: terreni troppo argillosi e mal drenati possono causare asfissie radicali.
- Una buona gestione agronomica migliora la resa, anche in cultivar meno produttive.
- Esposizione al sole: influisce sulla fotosintesi e quindi sulla produzione di olio e sul contenuto in polifenoli.
🌿 Fenotipo (aspetto visibile e caratteristiche osservabili, risultato di genotipo + ambiente) può determinare ad es.:
- Forma e dimensione delle foglie: una pianta di una determinata cultivar, in funzione del clima, delle caratteristiche fisiche e chimiche del terreno, dell’esposizione e della gestione agronomica, può avere foglie più piccole o più grandi rispetto a quelle che ci si potrebbe aspettare, anche se il genotipo dà comunque l’impostazione di base.
- Forma e dimensione dell’albero e portamento della chioma: una pianta di una determinata cultivar, può avere vigoria, portamento e chioma diverse da quelle che ci si potrebbe aspettare a seconda del clima, delle caratteristiche fisiche e chimiche del terreno, dell’esposizione e della gestione agronomica, anche se il genotipo dà l’impostazione di base.
- Produzione effettiva di olive: potenzialmente dipende dal genotipo, ma anche da stress ambientali (in particolare climatici) o dalle pratiche colturali.
- Colore del frutto alla maturazione: può variare leggermente in base alle condizioni climatiche e pedologiche in fase di maturazione, pur avendo una base genetica.