Cartolina d'epoca terme

Tracce di una relazione nei regolamenti comunali

Il 29 giugno scorso il Consiglio Comunale di Fiesole ha approvato il nuovo Regolamento dei Musei di Fiesole. A differenza di quanto si possa pensare, non si tratta di un mero atto amministrativo. Redigere un nuovo regolamento significa ripensare il museo e, come spesso succede, quando si ripensa viene anche voglia di guardare indietro. Così è nata l’idea di recuperare, attraverso i vari regolamenti approvati nel tempo, alcune tracce della relazione tra Fiesole e il suo museo, soffermandoci principalmente sulle finalità che la città ha, di volta in volta, attribuito all’istituzione culturale.

Il primo documento assimilabile ad un regolamento di funzionamento del Museo Archeologico risale al 1905 ed è il Regolamento per la Commissione Archeologica Comunale e per l’ingresso al Museo e scavi di Fiesole.

Fig. 1 - Regolamento per la Commissione Archeologica Comunale e per l’ingresso al Museo e Scavi di Fiesole
Figura 1 - Regolamento per la Commissione Archeologica Comunale e per l’ingresso al Museo e Scavi di Fiesole

All’art. 1 si dice: «La Commissione Archeologica comunale è costituita con l’incarico di proporre all’Amministrazione Comunale di Fiesole i lavori necessari alla conservazione degli scavi eseguiti ed alla esecuzione di nuovi scavi da eseguirsi nell’area di proprietà comunale, comprendente gli avanzi delle antiche Terme e del Teatro Romano; di ordinare, custodire ed aumentare il Museo Archeologico di Fiesole e sollecitare ed attuare i provvedimenti necessari alla migliore tutela e conservazione di quanto abbia un interesse storico e artistico, antico o moderno che sia ed in qualsiasi parte del territorio comunale si trovi; e tutto ciò previo accordo e autorizzazione dell’Amministrazione comunale». Se ne deduce chiaramente che agli inizi del secolo scorso la principale finalità che l’Amministrazione Comunale riconosceva al museo era quella di tutelare, conservare e, possibilmente, favorire la prosecuzione delle operazioni di scavo in quella che oggi chiamiamo Area Archeologica. Erano infatti già riemersi gli edifici del Teatro romano e delle Terme romane, ma ancora rimaneva molto da fare.

Figura 2 – Fiesole, Terme romane col campanile della cattedrale
Figura 2 – Fiesole, Terme romane col campanile della cattedrale

Dobbiamo aspettare il 1973 per avere un vero e proprio Regolamento per l’organizzazione e il funzionamento del Museo Archeologico, approvato dal Consiglio Comunale  per ottemperare alla Legge n.1080/1960 "Norme concernenti i musei non statali". All’art. 1 il regolamento affermava che «Con le raccolte esistenti e con gli ulteriori incrementi, il Museo si propone di conservare e di raccogliere memorie che documentino e illustrino nel tempo la storia locale e opere ed oggetti che contribuiscano all’educazione e all’istruzione dei cittadini». A distanza di circa sessanta anni dal precedente documento, l’Amministrazione Comunale percepisce il museo come luogo della memoria cittadina e riconosce al patrimonio storico in esso conservato una funzione educativa. Il passo successivo è rappresentato dal Regolamento per l’organizzazione ed il funzionamento del Museo Archeologico e Scavi, approvato il 24 aprile 1981, alla luce della Legge Regionale n. 89/1980 "Norme in materia di musei e di raccolte di Enti locali e di interesse locale" e in vista della riapertura al pubblico del museo, a seguito dei lavori di ampliamento e riallestimento. All’art. 2 del suddetto regolamento si dice: «Con i materiali esistenti, con quelli acquisibili in futuro e con i servizi tecnici, scientifici, didattici e culturali, il Museo Archeologico si propone di documentare la storia locale e di promuovere la conoscenza; di concorrere alla istruzione ed educazione dei cittadini in collaborazione con le istituzioni e le associazioni pubbliche e private che perseguono finalità analoghe; di offrire agli studi e alla ricerca scientifica materiali organizzati e strumenti adeguati; di farsi attivo promotore e organizzatore di ricerca scientifica in collaborazione con le istituzioni culturali nazionali e straniere, con l’Università, con la Soprintendenza archeologica Toscana; di contribuire alla conoscenza e valorizzazione del territorio quale bene culturale complessivo, sede e risultato del processo storico; di offrire al turismo italiano e internazionale un momento di incontro di livello culturale qualificato con la città di Fiesole, il suo territorio, la sua storia; di rendere accessibili a tutti i livelli di conoscenza i beni posseduti e quelli individuati sul territorio. Il Museo persegue le proprie finalità anche mediante il ricorso ad attività promozionali e divulgative quali mostre, proiezioni, conferenze, visite guidate all’interno del Museo e degli Scavi e nella città e sul territorio, avvalendosi della collaborazione di altri uffici del Comune, di altre istituzioni e dell’opera di organizzazioni e specialisti esterni». In questa fase della storia del museo, alle finalità di conservazione della memoria storica e di educazione si aggiungono quelle di promozione della conoscenza e di valorizzazione del territorio, qui visto in stretta e indissolubile connessione con la sua storia e il suo patrimonio culturale. Inoltre, si fa strada il concetto di accessibilità del patrimonio a tutti i livelli di conoscenza, da favorire attraverso l’organizzazione di attività promozionali e divulgative.

Figura 3 – Attività didattica nel Museo Civico Archeologico
Figura 3 – Attività didattica nel Museo Civico Archeologico

Se nei successivi regolamenti (1984 e 1999) sostanzialmente si conferma quanto precedentemente stabilito, il Regolamento dei Musei di Fiesole, approvato nel 2010 e ispirato alla definizione di museo proposta dall’ICOM (International Council of Museums) nel 2007, introduce il principio dell’apertura dei musei alla partecipazione di tutti i cittadini: «I Musei di Fiesole sono un’istituzione culturale, al servizio della comunità, aperta alla partecipazione di tutti i cittadini, le cui finalità sono la conservazione e la valorizzazione dei beni storico-archeologici, con particolare riguardo alla Città di Fiesole e al suo territorio».

Figura 4 – Giornata degli Etruschi
Figura 4 – Giornata degli Etruschi

Tredici anni più tardi, in sintonia con il D.M. 113/2018 "Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema Museale Nazionale", il Consiglio Comunale ha approvato l’ultimo (ad oggi) Regolamento dei Musei di Fiesole, che, facendo tesoro di quanto fin qui fatto, propone una rinegoziazione dell’idea stessa di museo: «I Musei di Fiesole sono un’istituzione culturale permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società, aperta al pubblico e alla partecipazione di tutti, che conserva, espone, valorizza le proprie collezioni e ne promuove la conoscenza e lo studio evidenziando i legami con la Città di Fiesole e col suo territorio. I Musei di Fiesole sono un luogo di incontro e di relazione e hanno la missione di stimolare una fruizione consapevole e attiva, che faccia emergere la pluralità di punti di vista e renda conto della complessità della storia e del patrimonio culturale, favorendo, così, i processi di democratizzazione della cultura. A tal fine propongono per tutti occasioni di diletto, riflessione, confronto, partecipazione, crescita culturale, educazione e studio, impegnandosi a favorire l’accesso al patrimonio culturale abbattendo le barriere fisiche, psicologiche, cognitive, economiche, sociali e culturali». Questa nuova visione fa del museo un’istituzione aperta, che privilegia la relazione e riconosce nei pubblici non tanto dei semplici consumatori o beneficiari, ma dei partecipanti attivi, da consultare e coinvolgere, dando voce a prospettive diverse e prevedendo una continua reinterpretazione degli oggetti e delle opere esposte, le cui chiavi di lettura non si esauriscono nei saperi disciplinari.

Figura 5 – Una visita condotta dai mediatori del progetto AMIR
Figura 5 – Una visita condotta dai mediatori del progetto AMIR
Figura 6 – Un’attività dei ragazzi del progetto Museo? I don’t like!
Figura 6 – Un’attività dei ragazzi del progetto Museo? I don’t like!


Come abbiamo visto, in poco più di un secolo le aspettative che la Città di Fiesole ha riposto nel suo museo sono molto cambiate, rispecchiando perfettamente i cambiamenti della società. È stato un lungo percorso, che ha visto nel tempo l’apporto di tante persone, impegnate in ruoli sia politici che tecnico-scientifici, e che ci ha condotto fino a qui. Aspettando il nuovo anno ci auguriamo di riuscire a dare continuità a tutto questo, con consapevolezza e senso di responsabilità e, soprattutto, con il contributo di tutte le persone che vorranno partecipare.

 

                                                                                                                      Silvia Borsotti


 

Immagini

Foto 1 – Regolamento per la Commissione Archeologica Comunale e per l’ingresso al Museo e Scavi di Fiesole, 1905

Foto 2 – Fiesole, Terme romane col campanile della cattedrale, ACF, Fondo cartoline, C144

Foto 3 – Attività didattica nel Museo Civico Archeologico

Foto 4 – Giornata degli Etruschi, settembre 2023

Foto 5 – Una visita condotta dai mediatori del progetto AMIR-Accoglienza, Musei, Inclusione, Relazione, novembre 2022

Foto 6 – Un’attività dei ragazzi del progetto Museo? I don’t like!, luglio 2023